Come altri abitati della Tuscia anche Barbarano ha subito una continua sovrapposizione di periodi culturali della sua storia a cominciare dai possibili insediamenti sull’alta rupe tufacea riconducibili al XVII sec. a. C. e dai rinvenimenti di materiali oggi custoditi nel Museo Civico Archeologico.

Assoggettata a tutte le invasioni che confluirono dal Nord, fatta oggetto di scambio tra Papi e Imperatori durante tutto il Medioevo insieme con molti altri borghi della Tuscia romana dove lungo le antiche vie consolari della via Flaminia, Cassia e Clodia transitavano uomini e mercanzie, Guelfi e Ghibellini sempre in lotta per il potere, Barbarano, in quanto Castello, godrà di un lungo periodo di pace giurando fedeltà a Giovanni degli Anguillara nel 1334.

Sottomessa come delegazione di Viterbo al governo della Santa Sede di Pio XI nel 1847, Barbarano sarà poi annessa come Comune al Regno d’Italia del 1870.

La cinta muraria che delimita il borgo di Barbarano è accessibile dalla Porta Romana e nella quale sono ospitate quattro chiese , tra le quali quella sconsacrata di Sant’Angelo con la sede del Museo Etrusco e la Biblioteca.

Ai limiti del pianoro su cui è adagiato l’antico paese sono visibili mura etrusche e medievali. Di notevole importanza è anche la necropoli di San Giuliano che ospita tombe risalenti al periodo tra il VI e il II secolo a.c.